Ponte Buriano – Il Ponte della Gioconda – Arezzo

La località Ponte a Buriano sorge sulla riva destra dell’Arno, anche se fino al 1957, prima della realizzazione della diga della Penna, l’abitato, così denominato per il ponte romanico, risultava esteso anche all’altra sponda.
Negli Annales Arretinorum Minores (Bini 1909) è ricordato per l’anno 1277 la costruzione del ponte, “Pons Buriani in agro arretino constructus”.
Tra i fori delle centine è ancora visibile la scritta che riporta i cognomi “Accolti 1240” “Chimenti 1240” (nomi dei probabili finanziatori visto che si trattava di nobili famiglie, l’anno indica il possibile inizio dei lavori).

Il nome “Ponte a Buriano” e, quindi la “a“, derivano da “pons Buriani” e da pontem de Buriano; questo è testimoniato da alcuni documenti che accertano l’esistenza di una località, nei pressi dell’attuale paese, Villa di Buriano.

Nella “chiesina” di Ponte Buriano, costruita nel 1328 e voluta dagli Accolti e dai Chimenti, furono ritrovati una colonna di granito, rubata di recente, e un capitello corinzio, usato forse come acquasantiera e ora custodito nella sede vescovile di Arezzo.
Reperti ceramici in terra sigillata con bolli di C. Tellio e di P. Cornelio e le fornaci riportate alla luce, una presso il fondo del sig. Grassini e una nello scantinato del sig. Lucherini, dimostrano che a Ponte Buriano esistevano insediamenti già nel primo secolo a.C.; addirittura sopra la “Costa di Ferro”, presso il bivio di Meliciano, vengono individuate una necropoli ed un nucleo funerario piu’ contenuto che possono essere datate tra il primo e il secondo sec. a. C..

I ritrovamenti ceramici riferibili all’officine di C. Cispio, P. Cornelio, C. Gavio e M. Perennio, nella località di Cincelli, paese limitrofo a Ponte Buriano, fanno pensare a uno spostamento dell’attività produttiva voluta da P. Cornelio.

Questo è dovuto probabilmente a diverse caratteristiche morfologiche; Ponte Buriano è, infatti, più vicino al letto del fiume e quindi con più probabilità soggetto ad alluvioni, Cincelli è invece posto in un luogo collinare e quindi più riparato dal fiume.

E’ proprio da questa attività che ne deriva il nome centum cellae (forse stante ad indicare il numero dei forni di cottura) da cui ne consegue il nome del paese a noi noto come Cincelli.
Tutto questo porta quindi a dedurre che il Ponte che tutti noi conosciamo costruito, come detto prima, nel 1240 aveva sicuramente un predecessore. Due sono l’ipotesi della posizione: la prima dove si erge l’attuale, la seconda poco piu’ a valle.

Nella foto in alto: anno data costruzione ponte(1240) incisa nel primo arco
In basso: deduta dell’arco dove sono riportate le scritte Chimenti Accolti 1240- 1277

Questo slideshow richiede JavaScript.

Author: viaggiandoconlastoria

Share This Post On