Conoscendo il suo potere persuasivo nei confronti di tutti gli animali dobbiamo pensare che il Santo non ebbe paura, ma comunque uno dei lupi, il più grosso del branco, si interpose tra il Poverello e i suoi affamati simili, ricacciandoli nella foresta con uno spaventoso ringhio. Si narra che il lupo amico era così grosso che lasciò l’impronta della sua zampa su una roccia, che sotto il suo peso si fece morbida come fango. Nei pressi di quell’orma fu costruito un capanno in pietra, detto Maestà dell’orma del lupo, che per tanti estati ha ospitato i pastori di questi pascoli.
Foto di Paola Agnolucci