Eremo “Le Celle” – Cortona (AR)

Il convento delle Celle è un edificio sacro che si trova in località Le Celle, nel comune di Cortona, in provincia di Arezzo. Arroccato tra le grotte naturali del Monte Sant’Egidio ed è un posto isolato, in mezzo al bosco, vicino a un corso d’acqua. La natura attorno è stupenda e favorisce il suo silenzio e la contemplazione. Le abitazioni dei frati e i locali conventuali sono disposti “a gradoni” su entrambi i versanti della valle mentre ponti di pietra creano il collegamento tra i locali.

L’Eremo “Le Celle” è il primo convento costruito da San Francesco di Assisi ed è stato da lui abitato anche dopo aver ricevuto le stimmate. Il nome “Le Celle” è anteriore alla venuta di S. Francesco ed era forse dovuto alla presenza dl piccole costruzioni ricavate tra le rocce, costituite da capanne di contadini e pastori e di preferenza mulini, dislocati fino ad epoca recente lungo il corso del torrente per sfruttarne l’impeto delle acque. San Francesco arrivò a Cortona nel 1211 accompagnato da frate Silvestro e sul posto conobbe il giovane Guido Vagnotelli, come ricordano i Fioretti, che, con estrema cortesia riceve Francesco in casa sua e per le preghiere di Francesco, viene ricompensato col dono della vocazione religiosa. Fu lo stesso Guido che, unitosi a lui, gli offrì il luogo che fu molto gradito poiché era isolato in mezzo al bosco, vicino a un corso d’acqua con una natura attorno stupenda e favorisce il suo desiderio di silenzio e di contemplazione; il magnifico panorama che può ammirare da qui il Santo è un ottimo invito per lodare il suo Signore. Il luogo doveva apparire remoto e selvaggio al Santo, come del resto appare ancora oggi sia a monte che a valle della struttura conventuale.

L’ultima visita alle Celle di Francesco avvenne quattro mesi prima della morte, nel Maggio del 1226, proveniva da Siena, dove Frate Elia, che allora guidava l’Ordine, l’aveva mandato per curarsi da una grave malattia agli occhi. Non ne ebbe giovamento, anzi la malattia peggiorò sensibilmente. Frate Elia corse in soccorso di Francesco per condurlo nuovamente ad Assisi, ma a causa della gravità della malattia del santo, giunti nella pianura di Terontola, fecero tappa alle Celle per trovarvi riposo, ed è qui che probabilmente detterà il suo Testamento, uno dei suoi scritti più preziosi dove ripercorre in sintesi tutta la sua esperienza spirituale. Francesco morirà ad Assisi il 3 Ottobre successivo.

Frate Elia dopo la morte di San Francesco realizzò con le pietre delle grotte, un piccolo oratorio, adibito ad antico dormitorio per i frati. Lasciò intatta la celletta abitata di San Francesco, realizzando solidi muri, sopra costruì otto camerette, dove entra un letto, un asse a muro per tavolino e una sedia. Questo era l’ideale di Eremo descritto e voluto da San Francesco stesso, come espressione contemplativa del suo ordine. Il Convento fu visitato tra gli altri, anche da San’Antonio da Padova, dal beato Guido e da San Bonaventura.

Per più di due secoli l’eremo rimase abbandonato, dopo che nel 1318 il Vescovo di Arezzo con un decreto scacciò i frati dell’Ordine Francescano, fino a quando nel 1537 i frati francescani Cappuccini lo scelsero, fino ad oggi, come luogo di noviziato per i giovani desiderosi di seguire le orme di San Francesco.

 

Foto di Paola Agnolucci

 

 

 

 

Author: Paola

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